Samhain (in English pronounced /ˈsaʊn/, /ˈsaʊɪn/ or /ˈsawɪn/,[1] from Irish samhain /ˈsˠaunʲ/, Scottish samhuinn /ˈsavɯɲ/, Old Irish samain /savanʲ/)

[il mio sicario che fuma una sigaretta aspettando di pedinare nel buio qualcuno]

Ossia, Halloween.
Ho sempre avuto un'adorazione per solo 2 feste annuali: Halloween e Natale.
E le due hanno una cosa in comune: un ritorno al puro "infantilismo", ritornare ad essere ingenui, naif, e di raccontare storie, credere in sorie straordinarie.
Per me halloween, certo, non è solo questo, ma è un periodo più spirituale. Di solito il vento, il brutto tempo, la pioggia, l'oscurità non sono altro che ufficianti, ambasciatori sfarzeschi di questo fievole equilibrio tra i vivi e i morti, tra l'età adultà e razionale e l'infanzia e il romanticismo.
Diffidate dagli emo e pop-gotici che sbandierano bandiere di jack skeletron; non è questo il film o l'immagine che mi viene di Halloween. Certo, è un film anche questo di tim burton, ed è romantico anche questo, è Sleepy hollow. Da rivedere (o leggere) assolutamente insieme a grandi classici dell'horror, tengo a precisare horror, non splatter.

[L'albero di halloween]

[solo per ila]

Purtroppo l'umore di halloween mi è calato nell'ultima settimana con l'avvento (perché è un avvento per chi ancora non l'abbia capito) dell'occupazione e della protesta studentesca.
Non voglio parlare di ciò che è accaduto oggi. Voglio solo farvi partecipi di come mi senta orgoglioso 1) di essere "orientaleggiante" 2) di aver partecipato (anche se molto partecipatamente) 3) di essere uno studente fra tanti studenti, di constatare che una mentalità diversa dalla massa c'è.
Gli ultimi due giorni mi hanno sorpreso soprattutto per le iniziative intraprese: l'occupazione di corigliano con l'esibizione artistica di parole straniere/atti teatrali e le lezioni "in piazza". Molti si sono persi questi avvenimenti, ma, a mio parere, sono stati avvenimenti davvero sorprendenti, non solo come forme di protesta, ma anche per forme di aggregazione e partecipazione sociale. Quando mi ricapiterà, quando ci ricapiterà di sentirci tutti uniti contro uno scopo comune, solidali tutti a cercare soluzioni e modi di protesta, quando ci ricapiterà di appropriarci della nostra terra, il nostro suolo, della nostra Napoli e sederci a sentire parole rivelatorie?
La gelmini è andata. Un vero peccato; in futuro si farà risalire a queste settimane l'ascesa del Fronte Liberale Italiano, l'ascesa di una lingua comune, la lingua padana, la formazione di città-ghetto, gli atti di violenza incontrollata, la povertà neoneorealista, e poi capolavori come Ladri di michette, la storia di un padre di famiglia che, dopo aver subito una rapina, è costretto a rubare a sua volta del pane per sfamare figli e moglie.
Ma, se non vogliamo un futuro così nero (mo ci vuole), vediamo di svegliarci e fare qualcosa per far capire che non siamo bambini, nè adolescenti-spettatori di programmi di varietà quali Uomini e donne e simili, siamo italiani. Siamo coloro che prenderanno i loro posti, a costo di calciarli in culo. Siamo coloro che possono cambiare le cose. Basta iniziare ad agire. Un ragazzo ha detto all'assemblea di ieri pomeriggio che Mahatma Gandhi disse: Un uomo non è ciò che pensa, ma ciò che fa.

[Corigliano povero + azioni povere]

[lezione con megafono della federico II]