samedi 30 août 2008

ばか


25 agosto, lunedì

In serata ho visto Amityville Horror:

God, questo film ha forse un po’ troppo di The Shining {vedi uomo che in una casa impazzisce e vuole fare fuori la sua famiglia} Si salva solo ed esclusivamente per quel gran beefcake di Ryan Reynolds, che unisce un corpo ammaliante ad una recitazione convincente [anche se non una volta soltanto ho potuto notare che l’effetto “non dormo da giorni” era procurato da semplici lentine]

26 agosto, martedì

Viene a studiare Carola a casa:

Possibile che casa mia si trasforma nell’ostello del grottesco quando qualcuno mi viene a trovare? Cioè: Milly, perché non puoi essere più leggiadra e non abbaiare come se fossi un doberman in calore? Sarebbe preferibile se quando qualcuno entra in casa che tu non gli salti addosso solo perché vuoi le coccole. Non esisti solo tu, sai? E non piangere quando non ci sono o non mi vedi, non ti voglio abbandonare. Di colpo delle urla vaiassae (don’t worry, è latino, non un errore) nella scala mi fa comprendere quanto devo essere fortunato a non essere figlio a mia zia e quanto abbia vergogna di essere circondato in casa da questo esemplare di “femmna”. Lo studio procede bene comunque. Ed io e Carola riusciamo a finire il libro sin duda (indubbiamente). Mi sorprende che due esseri cosi vergonzosi come me e carola si siano trovati… certo io sono comunque il meno easy di tutti anche se più volte ci ho provato { vedi all’esame del pulpeggiatore}

27 agosto, mercoledì

Ultimi 2 episodi di Heroes:

Attendevo quest’istante da mesi. Sylar vs Peter. Sì, lo so, è la prima stagione… tutti voi l’avete già visto (tranne ila). In realtà ho provato una delusione che a parole è indicibile e a fatti e a gesti varrebbe di più. Cioè, dall’inizio attendo lo scontro finale, e lo scontro avviene in 3 minuti? Assurdo! Unbelievable! E per di più, mi ha lasciato 1001 interrogativi, che ho sviscerato con Miriam il giorno seguente. Ma fra tutti: ma dapprincipio era Peter a dover esplodere poi abbiamo capito che era Sylar nei grandi piani, poi di nuovo Peter… E poi, ma Sylar non aveva il potere di sentire i cervelli malati? che fine ha fatto sto potere? Miri ha fatto un’osservazione su Hiro, mi sembra, ma ora non la ricordo… comunque come serie è molto avvincente ma ti lascia perplesso alle volte.

28 agosto, giovedì

Mio fratello riparte per Lignano. Mi dice: “ questa è la prima stonzata della mia vita”. Certo, pagare un biglietto andata e ritorno per Lignano per soli 3 giorni e solo per stare con la propria ragazza e gli amici, non la vedo una stronzata, ma va beh. Il più di voi penserà: suo fratello si fa 2 vacanze e sto povero cristo non se ne è fatta nemmeno una. Lasciatemi dire che questo povero cristo è un coglioncello, uno schizzetto di sperma, che non sa stare sulla faccia della terra. Le mille paure che lo attanagliano, i complessi, e le pseudo-psico-stronzate che fomentano nella sua testolina di cazzo gli hanno impedito di prendere in seria considerazione un viaggio autunnale a Barcelona.

[ ho la sensazione di essermi un po’ troppo fatto di Palahniuk]

Forse ci andrà, forse no. Forse più sì che no. Appena si leva dalle palle questi esami del caspio.

Parole inglesi imparate:

damp: umido,umidiccio --> sudato

bong: canna

29 agosto, venerdì

Planet Terror:

Se Tarantino continua così fallirà. Deve aprire un nuovo capitolo, addio al linguaggio da strada, a ragazze triviali e al sangue e ai rimandi. Grindhouse è carino tutto sommato, ma non degno, e si salva solo per una formidabile colonna sonora. Planet Terror è 10 volte migliore, come fotografia, che è la stessa dell’altro pezzo del grande puzzle che doveva essere il progetto Tarantino-Rodriguez, come attori, come storia, come citazioni, come tutto. Carbura subito. Non sembra un film fatto tanto per farlo. Ha quel qualcosa, tipico dei vecchi film horror, come una specie di morale della favola, una critica non proprio velata. Gli zombie pieni di pustole sono fantastici e se pure si vede molto sangue, si capisce che è quel modo di ricreare il sangue molto anni ’70, non è certo il sangue iper-realistico di Kill Bill.

Per tutto il giorno ho avuto emicrania, mal di schiena/collo, mal di pancia e affinchè finisse la tortura mi sono coricato alle 23:30, ho preso sonno dopo un’ora. Forse la colpa è da dare al condizionatore.

30 agosto, sabato

Mamma mi sveglia alle 9:30. Mi sento uno straccio. Sento la mia schiena come se fosse carta crespa. Non riesco a studiare oggi. Non riesco ad acquistare concentrazione. Mi metto a controllare la posta: gay.tv ha degli articoli nuovi: Marco Carta va a vivere con Francesco di Amici(non so chi sia), gallery degli atleti di Beijing (Alexandre Despatie, Andrea Minguzzi, Clemente Russo e quelli del judo), Venezia e il queer lion. Vado sul sito del Panorama, cazzeggio. Leggo i blog, uh, miriam ha aggiornato il suo! Pure ila… La cartolina più trash è la mia, mo faccio una foto… fatta… mo la passo… ma il cavetto dov’è? Mio fratello al telefonino mi dice che “l’abbiamo” perduto. Devo mettere la scheda nella fotocamera… Intanto la voglia di studiare è scesa ancor di più. Sudo come se stessi a Marrakech. No è che ho la febbre? No, non può essere. Uh, mo fa Reaper, me lo vedo. Adesso voglio aggiornare il blog. Fatto. Mo mi metto a studiare, che è meglio: 19:48

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22:50

appunto un trailer di un film che credevo sarebbe stato un bel fim, ma già dal titolo ben si caisce che è tutt'altro... povero Pasolini, povero Boccaccio, poveri noi:

decameron pie



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31 agosto, domenica

Mariposaaaaaaaa

Beercard

samedi 23 août 2008

"good fellow" is not the word exactly, but it's the first I thought


1. Prendo il diario 2003 della comix. Seconda liceo? Tra le materie nell’orario vi è I promessi sposi. Che tristezza che è questo diario, come anche gli altri: tra testi di canzoni (fra le tante she bangs, all the things she said, nobody’s wife, smooth criminal)disegnini ed esercizi di stile, barzelette prese dai comici in tv, voti del 1°, 2° e 3° trimestre, una pagina; mercoledì 4 dicembre con su scritto non vengo e sotto 15 anni. Com’ero stupido e patetico. Ed ora sono cambiato. La mia è una fase a crisalide, non è ancora finita. Ma infondo la vita è troppo lunga per rimanere ciò che si è.

2. Una settimana fa ripiombai in quella specie di pozzo che attraverso una fessura mi ha permesso di uscire dal mio meccanismo di trappole e capire che mi sono costruito varie campane/gabbie oppure ho lasciato che mi ci mettessero dentro e ingoiassero le chiavi.



3. Tutto risolto, per ora. Ma ciò che mi ha turbato è che mi sto scoprendo. Per quello che sono. Rivedendo alla tele Dawson’s creek, non capisco come possa aver avuto simpatia per Dawson in età adolescenziale. Certo lo stimavo mieloso e faccia da culo, ma non avevo capito che era anche del tutto immaturo. Un bambinone. Che gli idealisti siano tutti così? Dei bambinoni? Il confine fra le cose a volte è molto lieve. Un tipo, che soffoca, in un ristorante, per farsi salvare la vita e migliorare la vita del nuovo “eroe”, è un’imbroglione o un bravo ragazzo? Uccidere migliaia di gente, per dare speranza a milioni, cos’è?

4. Sto diventando cinico o semplicemente vedo le cose in modo realistico. Mi fa schifo il paese che mi ospita, il mondo che mi ospita. L’Italia e la sua politica del cazzo, la tele italiana che sembra aver dimenticato il ’68, la Cina e il mondo intero che doveva insorgere. Tutta la globalizzazione e i suoi sistemi. Ed io sono impotente.

5. Martedì notte mi sono messo su internet, in chat. Dopo quel giorno non ho potuto surfare il net per quasi tre giorni. “Punizione divina” non è la parola esatta, ma è la prima che viene in mente. In chat mi sono chiamato “claire bennet”. Di colpo tante finestre si aprono e “ciao, sei libera” o “ f o m” o “ciao, di dv 6?”. Mi chiamo Elisa, faccio a Sunboy. Lui, 27, io 21. Lui di non ricordo che città, io Napoli. Fidanzata? No, ma è stato un tira e molla fino a 2 mesi fa con il mio ex. Una settimana fa l’abbiamo fatto. Era bravo a letto? No, direi proprio di no. Durava poco. Mezz’ora e tutto finito. e io inizio a darci dentro con la fantasia. E lui: vuoi parlare di sesso? Ed io, dipende. Se sono cose troppo in là no. Ma mentivo. Gli ho detto persino come voglio che uno mi faccia un cunnilingus. Gli ho detto che mi piace stare sopra, perché posso saltellare. Gli ho detto che una volta ho fatto un pompino al fratello sedicenne della mia migliore amica, durante una cena a 4. Gli ho detto che avrei voluto tradire il mio ex con un ragazzo, ma che lui non ha voluto. Perché sei brutta? No, perché era gay.

Alle 3:35 è finita il chatting, dopo che lui mi dice “sono venuto!”, lui sparisce e mi lascia, privandomi del gioco e di quella sensazione di potere, lasciandomi quasi come una prostituta. Allora, maturo o immaturo? Cinico o romantico? Imbroglione o bravo ragazzo?

lundi 18 août 2008

Un' Estate al mare... voglia di tromb... mare... e Frivolandia...



Un post un po' decadente ma per porre all'attenzione il potere di sturbamento che mi invade vedendo recitare quest'uomo... Zachary Quinto, sei proprio indescrivibile. Cioè, il suo personaggio, Sylar, è così malefico e allo stesso tempo conturbante. Mi spiazza.

vendredi 15 août 2008

Rouge / Noir / Blanc


Era il 15, agosto, appena l’una passata. Le sue dita ingiallite erano rami di un mandorlo in autunno, e tra di essi un’asticella in fiamme, una sigaretta, la prova che non tutto stava andando in fumo. Solo la sua vita. Solamente le sue radici, il suo tronco, le squame, le fronde, la resina; tutto stava incenerendosi. Certo non il terriccio morbido e fresco sotto.

Guardava le stelle lui. Ammirava la volta, lì sul tetto di casa. Aveva sempre confuso il giorno di San Lorenzo con quello di Ferragosto. Ed ora era lì, a non far niente se non pregare una povera stella vecchia di sbriciolarsi davanti ai suoi occhi, anche solo per dire “L’ho vista!”.

Che coglioncello. Sprecare il Ferragosto, sprecare una sera, una notte dopo l’altra, senza far nulla, aspettando. Come se la vita, poi, faccia consegne a domicilio. E lui zitto. Lui il disadattato. Lui il piagnucolone. Lui che scopa un ragazzino di appena sedici anni, in uno spogliatoio di un campo di calcetto. Lui che fissa i culi e i cazzi che penzolano e appena trattiene l’erezione. Lui che sa cosa vuole: dormire, mangiare, scopare; e se lo prende. Lui che è solo. Lui che non sa instaurare rapporti umani. Lui che finge di essersi fatto un ragazzino di sedici anni, ma in realtà gli ha fatto solo un pompino. Lui che è ancora vergine.

Ha buttato la sigaretta dal tetto. Camminare sul ciglio, sfiorare il vuoto. Galoppare il vento, se lo scopava, il vento. La sua vita sottile si era scoperta, sentiva freddo e un brivido lo percorreva; se fosse stato un’altro sarebbe già precipitato, inciampato. Si sarebbe già buttato. Come la sigaretta, ancora accesa, fumante, giaceva al suolo, sei metri sotto di lui. Spazzatura che si disfaceva, ancora fumante. Ancora tutta da fumare.


dimanche 10 août 2008

Pingupakì pervertì presenta: Romina falconi - un attimo

w o r d l e s s

mmm... l'avevo sentita/veduta prima e avevo fatto [*o*] home alone, ma adesso... n ho l'opportunità e vi dico:
10: volgarità
9: video
2: canzone
7: la ragazza
8: per la freschezza del messaggio... e per averci ricordato che sulle mura cittadine si scrive solo w la fica e mai w il cazzo...

il tipo 4

mentre aspetto il ritorno delle vacanze di amiche e l’andata in vacanza di mio fratello e a lavoro di mio padre, e mentre aspetto che mi ritorni la voglia di studiare, leggo Diary di chuck Palahniuk e ragiono sul mio modo di scrivere: il gambo della g la faccio a destra o a sinistra? la grafologia è lo studio di una persona attraverso la sua scrittura, ed io voglio saperne di più. googleggio e trovo fresella per la mia calura, come si suol dire al giorno d’oggi dalle più chic&chip commesse di negozi di converse in quel di Pomigliano city:

http://www.analisigrafologica.it/

e faccio il suddetto test http://www.analisigrafologica.it/hal.php?idt=ennea

conseguenza della quale ho “capito” d’essere il tipo 4, per la maggioranza di quattro 4, tre 9, un 6 e un 5, quindi sono anche un po’ il tipo 9. decisamente. non so se credere o dubitare. come ha fatto ad aver azzeccato?

young knives up all night

sto vedendo una serie tv, Mad men, doppio senso: uomini pazzi/uomini di madison avenue, in cui è situato l’edificio dove lavorano pubblicitari più pagati di nueva york, nei primi anni ’60. mi dico che vorri essere pure io come quegl’uomini, in gessato, cappello, scotch, magari senza sigarette, un’artista upper-class, e non mi vedo come un hippy del eastvillage, uno di quelli che crede che arte sia leggere una stupidissima non-sense poesia e alla fine far vedere le tette, insomma, forse sarei stato pure io tacciato d’essere un borghesuncolo

hoosiers goodnight mr. a

infine, un video quello di santogold, l.e.s. artistes mi ha fatto venire voglia di rimettermi a fa Arte contemporanea...

vendredi 8 août 2008

che noia che barba, che barba che noia...

mmm… pensavo di avere più voglia di scrivere, ma sto aspettando di vedere un film, e l’unica cosa che adesso posso fare è ricucire ciò che ho fatto few days ago…

and so… (oppure pues… o doncs…)

ho letto:

ª Alice’s Adventures in wonderland (finalmente), di Carroll

ª Montedidio, di Erri de Luca

ª Men on Men 3, antologia gay a cura di D. Scalise

ª King of Nekropolis, di D. Zezelj

ª sto leggendo e finirò a preve Diary, di C. Palahniuk

ho veduto:

ª Transformers

ª Misery non deve morire

ª Bobby

ho capito un bel po’ di cose, cose che non rivelerò hic et nunc…

mardi 5 août 2008

What should I do I'm just a little baby What if the lights go out And maybe and then the wind just starts to moan Outside the door he followed me home


Ecco. 5 Agosto 2008. Sono le 04:32 e non riesco a dormire. Sono preso da pensieri infelici, d’un tratto.

Capii ben presto - scrivo su un pezzo di carta preso dal dietro di un calendario - che le mie paure erano più forti dei miei genitori. E se prima, piccolo com’ero, andavo a chiedere conforto e protezione ai miei genitori nel lettone, in compagnia di Mark (un orsacchiotto patchwork), capii che loro erano troppo deboli ed impotenti per credere anche solo che un bambino a quell’età potesse avere tali paure.

E credo che alla fine le paure abbiano preso il sopravvento, il controllo sulla mia realtà e sul mio modo di esserci.

Ho letto stasera/notte dei racconti di un’antologia gay. Prendere possesso della propria vita non è così facile; lo è per gli altri, i non disadattati, ma per noi è un’impresa. Mi sono coricato nel letto pensando che sto rubando l’esistenza a qualche anima che deve nascere. Mi sento incapace di capirmi. E dopo tanto tempo piango. Calde escono confondendosi colla calura estiva, che pesa nonostante il condizionatore.

Ho desiderio da almeno 10 anni di scomparire, svanire, morire, ma poi no.

E questa voglia/non voglia finge buonumore di solito, ma è fuori uso adesso.

Mi metto sdraiato sul divano del salotto, sento i cani della vicina latrare, nella stanza ci sono 32 gradi e mi scorrono lacrime. Vorrei fuggire, penso. Dai, apri la porta, scalzo come sei, corri, giù per le scale, fuori, in strada, corri, senti l’asfalto graffiarti i piedi malconci, e fuggitene, via, vai a morire fuori, lontano dai tuoi mezzi di sopravvivenza.

È il terzo cucchiaino di Nutella e le lacrime si sono arrestate.

Almeno capissi perché son guasto. Voglio scopare. Adesso. Da oggi in poi, niente più Nutella o dolciumi, basta. A dieta. Così potrai scoparti un bel ragazzo e non sentirti a disagio, come se egli lo stia facendo per compassione. E tu, ti sentirai più forte, non così inetto.

Cazzate.

Non cambierà nulla, né il mio fisico, né il mio guasto interiore.

Vado a dormire, pensando che come me molti altri passano queste misere ore. Entro nel letto, la mia cagnolina mi viene vicina e cerca di leccarmi le lacrime, l’accarezzo e mi dorme accanto. Purtroppo si prende tutto lo spazio e non dormo molto di notte. Alle 5 e 40 riaccendo il deumidificatore e non dormo. Le 6 e 30 mia madre entra in camera, sono salvo, Milly va in cucina ed io ho di nuovo il letto per me. Mi sveglio alle 12 e 22. Cazzo.

Il giorno ricomincia. Ma più turbato, stanco e triste degli altri giorni.





lundi 4 août 2008

A iurnat è ‘nu muorz'


Life is Now*

Now I love:

Tra un riposino ed un altro, leggo Erri De Luca, il suo Montedidio è stupendo.

Now I’m blue:

E poi ricevo la notizia di Franz, un ragazzo di 26 anni, morto per tumore. E ciò, sembra banale dirlo e volgare scriverlo ma, induce a ripensare alla propria vita.

Today I done:

Oggi ho appiccicato alla parete un mazzo di carte francesi, ho messo in 4 scatoloni la mia collezione infantile di Topolino, ho parlato con Mi da Boardstairs. Mi son reso conto che debbo cambiare progetti futuri. Ho visto uno stralcio di Baciati dalla sfortuna, lo so, sono da picchiare, ma Lindsay Lohan a me piace, e il ragazzo che le faceva da partner ancor di più.

Now I’m Thinkin’ about:

Ricordo che un tempo ero un gran racconta-storie, o meglio, uno che inventava i personaggi di una storia e discorreva con loro delle cose più immaginifiche; il più delle volte iniziavo la mia messa in scena con un: “So che non ci crederai ma…”. Avevo inventato un intero pianeta, Fantàsia. Lo so, banale, ma avevo 7 o 8 anni, ed io facevo varie parti, ora quello del Re, ora quello del principe (che talaltro si chiamava Azzurro (sob. °-°), ed aveva il potere dei cieli), oppure di un’ancella, che nel mio mondo, era non solo una serva, ma anche una prostituta, una donna molto apprezzata quasi come le popstar; a volte facevo l’ancello, che però lavorava esclusivamente per uomini. Perché se ancelli vi erano a corte, a servizio delle principesse e dame, dovevano essere gay. Insomma, creavo tutto questo mondo, in assenza di più interessanti e prodigiosi fatti. Mi son talmente abituato a raccontare storie che, tutt’oggi, mento e scherzo sul niente. Quasi come se anche la mia vita non fosse altro che un’illusione, una frottola.

Mi è stato dato l’appellativo di Burlador, ingannatore, il momento in cui parlai di un’opera di Tirso de Molina, ma poi, davvero mi calza questo nomignolo. Chi mi conosce, realmente, sa che scherzo su tutto, anche sulla morte, e per gli altri risulto weirdo. Non mi interessa.

Ciò che mi interessa è che credo di non prendermi realmente sul serio. Io nn farò nulla e non sono nulla, o meglio, nessuno, solo una voce: è questo quello che penso? Boh.

Come si può prendere sul serio un mazzo di carte? Alice, da gigante qual’era, affermava di non avere paura di loro, perché erano solo carte. Ma noi invece ci facciamo influenzare più del dovuto dalle carte, che siano quelle della fortuna, o quelle di una rivista, o di un libro, o quelle della fattucchiera… Tagliatele la testa!

*Voglio i miei soldi Vodafone!