Lo so. Sto diventando troppo melodrammatico... così succede quando ci si lascia andare a periodi in cui nei singoli giorni magari va bene, ridi, studi, bevi, ti diverti, fai amicizie nuove e ti apri, ma nel complesso non è chissà che, non ti senti soddisfatto e passano settimane, giorni ed ore e tu non hai granché da dire se non banalità ed osservazioni triviali. Eppure questa settimana, a causa di Jean-Pierre, ho squarciato il velo ed ho avuto un’epifania.
J.P.: Ma secondo me tu non sei proprio gay...
Io: Non crederai come mio padre che io abbia paura della vagina?
J.P.: ...una specie...
Ed ha fatto uno sguardo: -.-, come per dire “se la provi non la lasci più (la figa, naturalmente)". Ed io ho pensato a tutta una serie di cose, di come sarebbe stato facile essere etero; ma non lo sono. E poi il giorno seguente sono arrivato al punto, che qui però non chiarirò. Dico solo di aver pensato che possa centrare una scena di un film nella questione omosessualità; la scena in questione, vista da piccino, rappresentava 2 adulti consenzienti, uomo donna, nell’atto di simulare un rapporto sessuale, allorché la donna – puttanella – prende da sopra il comodino un coltello, una lama o chissà che, e recide il membro maschile... fossi diventato gay per colpa di questo coglione di regista?
Let's talk
Are you lost or incomplete?
Do you feel like a puzzle?
You can't find your missing piece
Tell me how do you feel?
Well I feel like they're talking in a language I don't speak
And they're talking it to me


