Fa' visita a chi vuoi: tanto sono tutti matti... non poi evitare d'andare in mezzo ai matti, qui sono tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta, devi esserlo altrimenti non saresti qui!
Vengo in anticipo (non è un doppio senso) rispetto alla mia nuova rotta; che mi direbbe di scrivere 4 post al mese. Ma va beh. Ho voglia di un minipost e di un maxibon, non è una battuta da 4 soldi, veramente ci pensavo. Anzi, prossimamente, chi vuole accompagnarmi è il benvenuto, la prossima volta che andrò a napoli, voglio passare
per librie un gelato, cioccolato al rum e al peperoncino! Quest'anno scappo dagli esami, e mi rendo conto, guardando attentamente programmi e orari dei corsi del III° anno, che è già tutto finito... insomma, non è detto che anch'io faccia il 4° anno, come molti hanno affermato che faranno, ma in ogni caso, come direbbe meredith: It's over, it's (all) over. [per capire cit. visionare episodio finale di Grey's Anatomy, 3a stagione, 03:54] Oggi, o meglio, ieri, ho rinunciato a fare l'orale di spagnolo 2, perchè mi sentivo insicuro, non da 30... ed io voglio un trenta, non perchè io voglia un 30, ma per alzare la media e non sentirmi 27. Uno che si applica, ma non riesce, in altre parole, uno che non ci arriva. Per me questo significa 27, come cuando al liceo prendevo solo 7, o 7 e mezzo, mai 8, non riuscivo mai ad eccellere, discreto, a volte mediocre. Ho bisogno di sapere di non essere più come ero al liceo. Il resto della mia vita è rimasta più o meno la stessa, ho acquistato certamente degli amici, ma non sono l'anima della festa, nè posso dirmi socievole, nè sono simpatico o sexy... insomma, ciò che mi distingue dagli altri è una certa vena burladora e ironica che poi unisce tutti i gay in una sola branchia delle tipologie umane.
Non pensavo d’essere richiesto con pantagruelica attesa, pur tuttavia ho ricevuto la letterina da Far Far Away ove si ricercava la mia presenza o meglio, la mia sfilza di squallide battute da 4 soldi a doppio senso. E fu costei a ricercarmi... vedetevi la fine è quella che conta...
Ora, premettendo che ho appena finito di visionare Drawn together e che al momento sto pigiando questi pulsanti della tastiera in sonnambulismo, mentre ascolto Forever lost dei the magic numbers, ne approfitto per fare gli auguri a carola, giacché da 1 ora e 6 minuti compie gli anni, acontecimiento di poco conto, ma che annotiamo solo per capire chi fra noi riuscirà a compiere 21 anni prima che il mondo imploda… Ilaria forse non ce la farà, e Miriam se l'è cavata ed io, bhe, io mi salverò...
Ma tanti auguri anche al mio estro, che ha sfornato una poesia prima che potessi vedere i peli del petto diventare bianchi. La prima strofa fa più o meno così:
Due dita premono
Sulla mia pelle, distendendola;
allargando la ferita. Escono,
sanguinolente e rientrano penetrandola
penetrando la mia pelle, la ferita –
sempiterna ed invisibile – riesco
a sentire le mie interiora, STOP!Perché rileggendola, non so voi, ma a me sembra la descrizione della prima volta di una ragazzina... meno male che poi continua diversamente, in modo che qui non rivelo.
By the way, notti fa pensavo alla mia (prima volta). E sarebbe pure ora. Ma consideravo cosa sarebbe successo se il giorno della gita del quinto anno, invece di dire al mio compagno di camera (che non era voi-sapete-chi) delle mie esperienze (sessuali) passate, avessi aggiunto una proposta (indecente) che no poteva rifiutare; non parlo di sesso, sia chiaro. Solo divertirsi un po’. Almeno avrei avuto qualche aneddoto interessante, un straight guy convertito alla causa, e non il pensiero di un’amicizia che si basava solo sul rapporto giocoso tenuto a scuola; avrei potuto dargli una valenza maggiore. Sarei dovuto essere più sfacciato. Forse penso e parlo così tanto di sesso 1) perché ho visto troppo dawson’s creek e will & grace 2) perché non l’ho mai praticato. Le ragazze mi rimproverano di parlare e pensare solo a quello. Eppure io penso: ma perché loro non lo fanno? Più volte ho avuto proprio la prova; pure loro ci pensano e ne parlano. Ne discutevo con M. a telefono. Cioè basta con principesse che aspettano i loro principi azzurri, basta con le sgallettate oche in tv, basta con la ragazza innocua!
Siamo l’unico paese a dare riferimenti femminili che risalgono agli anni 80, quando la donna iniziava a usare il sesso come arma per ottenere potere. Ma adesso, dovremmo essere ben lungi dall’usare questi metoducci per ottenere attenzione e influenza. Quindi approfitto per fare gli auguri anche a Fede(rica) e Costanza, le nuove veliiiiiine, che, guarda caso, con costanza e fede (e qualche raccomandazione e molto culo – intendo mostrato) calcheranno la pedana e lisceranno il palo a furor di ancate e menate peggio se stessero in casa a masturbarsi. Intendiamoci non sono bacchettone. Però io mi chiedo: chissà se i genitori siano fieri di vedere la loro piccola scricciola su un palco (mezza) vestita come una battona da casa chiusa a fare ammiccamenti e mosse conturbanti per un pubblico di uomini panzuti con la bava sgocciolante e il cazzo appena in erezione.
Una gara/sfilata canina è leggermente meglio. Anzi sarebbe stato così se solo avessero controllato il calore fuoriuscire dal culo delle (aspiranti – ma significa che si drogano?) veliiiiine, il culo con il calore maggiore vince. Già me lo vedo il padre alla figlia:
“Dai piccola mostra il tuo buchetto alla giuria così dopo ti faccio lo scooter. Se vinci potrai conoscere un bel tronista e vivere almeno 5 mesi con lui, che è poi il tempo delle dirette e delle discoteche che ti farai,dovrai solo tollerare il suo fidanzato geloso che ti urlerà di togliere le unghiacce dal suo uomo…”
Il meglio comunque lo detiene il gabibbo. Se prima era un idolo per i più piccini, tanto che mio fratello all’età di 10 anni si vestì col suo costume per carnevale( io da moschettiere), ora inneggia le veline che vincono il “sacro fuoco dell’arte”. Ma va caca!
Io non voglio questa tv, non voglio questa società, non voglio questa mentalità! Come è possibile che stiamo tornando indietro invece d’andare avanti? Come è possibile che in tv dicano ancora che in Italia non c’è razzismo, quando, secondo me, ce n’è a iosa. Cioè oggi su Scalo 76 si parlava di Eddy, un uomo di colore che fa volontariato, percosso da una banda di vandali. E tutti a preoccuparsi se l’Italia sia razzista. Certo che lo è. Perché non è abituata al “diverso”, non conosce, non convive, lo tratta come un inferiore. Quanti cantanti italiani di colore conoscete? Io solo Kelly Joyce, ma raramente si sente. E quanti conduttori? Quanti giornalisti – oltre a Idris? No, facciamo schifo come mentalità e coprirci le spalle ogni volta che succede qualcosa non significa avere un alibi, solo essere codardi, vili a non presentarsi per la società che si è. Forse aggiungerò poi. Adesso voy a la cama. Detto in inglese I’m going to turn in. Bonne nuit.
sto video è bellissimo:
FATBOY SLIM -THE BPA TOE JAM FT. DAVID BYRNE & DIZZEE RASCAL
...dopo la pubblicità una grande sorpresa, per ora vi lascio con un indizio... Luxuria, a tra poco
Sono troppo in ansia per l’esame. Ma mi sveglio tardi. Il pc mi toglie energia e tempo. E l’unica cosa positiva della giornata, tra i phrasal verbs da imparare, il pc da aspettare che carichi e le telefonate in preda all’ozio e all’ansia, è la 1° puntata di Heroes, 2° stagione, che pure però mi ha deluso.
lunedì 8:
Oh mio dio! Che giornata! Sul mio diario l’ho soprannominata La giornata del gran cazzo. Certo, adesso vi farete idee strane, ma scacciatele, perché nulla di sessuale mi è successo. Cioè, decidiamo, io e la mia prode scudiera carolina di passare a Napoli per
1)compilare il companion per l’esame orale di inglese, andando a vedere un video del cazzo sui world englishes
2)salutare Paolo Trama e farci scrivere A sul libretto
ma a parte il caldo afoso che ha fatto di me il solito pingupakì che si squaglia al sole e dei miei capelli fili imperlati di sudore come se stessi a mare, abbiamo solo perduto tempo. Ritornato nella mia miseranda cittadina nulla più aveva senso: solo vedere Reaper sdraiato sul divano e nel mentre mangiare un bel hamburger. In serata ho visionato Californication e a parte pensare a quanto sia sexy il bel david ho pensato wow.
Scena del giorno:
lui, uno scrittore in preda ad una crisi d’ispirazione, lei, una sua lettrice con due tette così belle che solange e margioglio invocherebbero la sua figa a suon di ululati maschilonenti, fanno sesso.*
lei: stai per venire?
lui: uhf uhf… bhe… uhf … sì…
lei: ok.
Dopodiché sferra un destro e lo colpisce all’occhio, 2 volte.
lei: e ora?
lei viene, e subito prende e scappa, lasciando il povero coglioncello ancora con l’affare in erezione. Pensare che sta tipa si rivelerà essere una sedicenne…
martedì 9:
¡Desdicho día!
Mi sveglio tardi. Doccia ghiacciata. Internet del cazzo… ma perché sei così lento? Prendo il treno. Ma Ila dov’è? Papà accompagna me e Miriam su per duomo con la CS, e meno male, altrimenti mi sarei di nuovo squagliato. A duomo incontro il ragazzo (pseudo gay) (pseudo attore) (pseudo etero) e mi dice d’aver fatto un film… Il seme della discordia…
il ragazzo con la t-shirt rossa al secondo 0:12-3
Vediamo anche Annalisa, Ubaldo, che s’è fatto più sexy o mi sbaglio? ma sicuramente è rimasto gay… lo spazzino ha ramazzato per terra e noi tutti seduti sulle panche abbiamo alzato i nostri piedini… lui li ha adagiati lateralmente sulla panca… poi abbamo veduto Ilaria la dark, Valeria la rouge… e Mena, che nella 221, dopo aver fatto intendere che non ci saremmo seduti vicino a lei, chiede il permesso di sedersi lei vicino a noi…ma tanto ci cambiano di postazioni… ah, se non l’avessi detto, siamo nella 221 a fare l’esame scritto di inglese II. Ed io non ho il mio supporto. Ciò che mi separa da esso è una stronza che si vanta d’aver rifatto quest’esame 12 volte e di conoscere i professori meglio del suo fidanzato. Il compito sucks… non ne voglio parlare. Dopo ci mettiamo nell’atrio a cincischiare un po’ e vedo il ragazzo carino che mi piace… peccato che io sia una balena. In treno mi diverto con Ila ad interrogarla sull’oggettistica domestica, abbigliamento uomo/donna e mondo flora e fauna, in inglese… così, solo perché non sa l’ingles’. A casa porto Milly a far pipì, tanto che io sono sbadato o tanto maldicho è questo giorno che mi casca il secchio con l’acqua sopra i pantaloni e le converse, di conseguenza mia madre ha pensato che io fossi diventato vecchio prima del tempo e mi fossi pisciato addosso… bene! Dawson’s creek 19:20 (diciannove e venti) drawn together 21:50 ( ventuno e cinquanta) e sex and the city (?) ed infine come fine della serata grande solitario prima di andare a dormire.
mercoledì 10:
Blackhole day…
otto e trenta: in piedi. Nove e un quarto, su skytg24 in diretta da ginevra (cern) l’esperimento del secolo. su La7 retrospettiva su Pollock… e dopo verso le undici inizio a studiare arte (povera). Il pc non va proprio e mi dedico anema e’ core a Lista. In serata si squarcia il buco. Samantha who? è rinviato a causa di una momentanea permanenza nl mio habitat del luigis infermus che s’adda vere a’ partit però… va bene… tanto dopo c’è Hellboy… ma… Luigis infemus mentre è in cucina a parlare afferma di sentire dolore e di star per svenire. Invero diventa pallido, ed è strano vedere uno con la carnagione scura sbiancare. E sviene. Tra zii e medici, farmacie di notte e pressioni basse la serata se ne va… ed io ammiro la copertina del mio appena comperato Harry Potter and the half-blod prince.
giovedì 11:
9/11:
A colazione con le immagini turbanti degli accadimenti delle twin towers. Oggi non riesco a studiare, mi sembra di essere troppo stanco, non mi sento concentrato. Di 100 pagine ne faccio solo 37. Chiamo Ila, e poi Carola o è l’inverso. So solo che in serata mi metto a studeare :
in bagno: troppo caldo
nel corridoio: troppo affollato e rumoroso
in cucina: troppo rumoroso, tv accesa… ma chissene mo mi metto a vedere Missing.
venerdì 12:
Onomastico di Miriam e della nonna; anniversario di matrimonio dei miei.
Sveglia 10 e trenta… ho voglia di studeare, ma piano. Arte lo faccio ad ottobre. Nel pomeriggio mi metto su internet e mi sparo un krampack mentre sul tetto di fronte degli operai ben piazzati agganciano una grondaia, chissà se mi hanno visto… Telefono a Miriam per darle gli auguri. In serata un emerito cazzo. Ci vediamo yuppi du, che non è malaccio e che Luigi non ha capito e l’unica osservazione di Alessia in proposito è stata: ma a quei tempi e tett’ nun s purtavn? Io li lascio soli e vado in cucina dove vedo Dexter e six feet under mentre crollo dormiente.
Certi giorni ti svegli, assonnato fai colazione, guardi in televisione l’ultimo tg del mattino, cerchi di metterti all’opera per iniziare un nuovo giorno. Poi ti guardi intorno e ti rendi conto di quanto sia distante dalla realtà la tua idealizzazione del mondo intero, quanto tu ti consideri molto, pur essendo ben poco, e tutte quelle smorfie infantili che dovrebbero darci un senso di giudizio.Troppo enigmatico? Beh, i fatti sono questi, anzi, i film sono questi: Hairspray, Michael Clayton.
A girlfriend of mine in questi giorni ha inveito contro fiction tv e film perché le mostravano una realtà che non voleva affrontare, né soltanto vedere. Ed allora parlo anche io in termini filmici. Hairspray è più di un film sul grasso, il che è come i trailer ce lo hanno fatto vedere, non è il film in Travolta fa la sua partecipazione al movimento pro lgbt, non è il film da vedere perché c’è Zack Efron, è un film da vedere, così come tanti ultimamente, perché ci riporta nel 1963 a Baltimore, dove si sta lottando ancora per i diritti civili dei “negros”. La pellicola, tutta, sembra essere un grande grido dal passato verso una realtà che va cambiata, che è stata cambiata e che dopo 40 anni ritorna ad essere stagnante e a puzzare. Cos’è successo alla realtà, a noi tutti, perché non riusciamo a combattere per ciò in cui crediamo e vogliamo? E non è un affare politico. Non importa se sei di destra, di sinistra o centro-destra, centro-sinistra o un indeciso. Se affare politico è, il motivo sta nel vero significato di politico, di quel significato della collettività che oramai i politici hanno fatto dimenticare. Io mi sento remissivo, indifferente, anche se pieno di rabbia per tutto ciò che non posso fare, impotente. E come me molti giovani. Non poteva questo 2008 essere un 1968 reinventato? con meno droghe, forse, ma con quella consapevolezza che il mondo, la mentalità, la cultura stava cambiando per mano di una massa di giovani.
Michael Clayton, film visto ieri sera, mi ha quasi dato la risposta. Tutto è più complicato adesso. La mentalità che i sessantottini hanno portato avanti contro i loro vecchi è svanita negli anni ’80, rimpiazzata dall’individualismo, dall’egoismo e dalla voglia di “sfondare”. So che non è tutto così facile, persino gli anni 60 non sono stati tutte rose e viole; ma allora ditemi voi perché gente disadattata come noi (me) non riesce nemmeno a crearsi una vita propria a 21 anni.
consiglio della settimana:
Drawn together. Ho sempre voluto scriverlo i un post, vedetevelo (ma ci vorrà l’accento? i.e. vedetévelo?)
Evento della settimana:
La notte del 9 saluta anche tu la fine del mondo con il countdown per la mezzanotte e il giorno dopo, le donne entrano gratis